A Fabio, 5 aprile 2009.

giovedì 14 gennaio 2010

Ah, la tecnologia

Come riesce a mettermi di malumore il Garmin che non funziona... neanche allenarmi in un nebbione "old style". Ieri, in pista sono sicuro di averlo acceso, di aver eseguito il compitino per bene (senno' i 30" fra un 200 e l'altro me li inventavo?) eppure, non sono riuscito ne' a scaricare il lavoro ne' a recuperarlo. Vabbe', ma questo e' niente...

Come detto, ho deciso di ricominciare lo yoga, perche' dopo tre anni che ho abbandonato la pratica mi ritrovo inchiodato, e quel che e' peggio trovo difficile piegarmi sul manubrio della bici, quella da granfondo... Non oso immaginare come o per quanto tempo riuscirei a stare sulle appendici di una crono bike. Quindi il primo passo e' stato trovare una sede vicina e comoda, perche' gia' di per se' l'idea di rimettermi a praticare mi mette ansia. Se poi devo anche fare della strada...

Immaginare poi di stare in una camera per un'oretta e mezzo quasi immobile, a sentire il respiro, tentare disperatamente di raggiungere posizioni da contorsionista, beh, davvero ce ne sarebbe per recedere dal proposito. Ma il mio fisico chiede, esige, elasticita' e stoicamente mi sottopongo a questa (ennesima) prova.

Quindi a poche decine di metri da casa c'e' questa associazione che offre corsi monosettimanali. E ieri era la nostra giornata di prova. Tra l'altro -e mi dispiace sinceramente- ho dovuto per forza trascurare la conoscenza con un nuovo aspirante triathleta, Lino, che promette gia' bene.

La prova e' andata bene, nel senso che sono tutto un dolore, ma ci sta. Ad acuire poi questi doloretti ai glutei, alle spalle e alle gambe, soprattutto (che gia' mercoledi mattina avevo), la seduta di corsa di oggi, con le ripetute in salita, fatte a passo decisamente piu' modesto del solito, ma le gambe non c'erano, e se c'erano dormivano.

Quindi stasera sono storto, dolente e pentito. Ma una sana dormita mi rimettera' in sesto, pronto per una doppia seduta di nuoto. Evviva.

La seduta di corsa di oggi

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