A Fabio, 5 aprile 2009.

venerdì 7 gennaio 2011

Sara'....

Dopo ben 4 giorni di allenamento neanche troppo frenetico ho gia' i primi segni di cedimento fisico. Sento un doloretto lancinante a fianco e sopra al ginocchio, la' dove convergono tutti i muscoli della coscia, laterali e posteriori, ogni volta che mi alzo dopo anche una breve sosta su una sedia.

E domani Andrea mi aspetta al varco per una scampagnata in bici, dato che nonostante la danza propiziatoria di pioggia (o neve) non se ne vede l'ombra. E mi tocchera' pure essere inseguire, dato che la sua giovane eta' lo spinge a velocita' incredibili, ma anche lui, prima o poi arrivera' a 47 anni e poi faremo i conti.

Quattro giorni di allenamento, dicevo, mercoledi rulli e in serata nuoto (e stavolta sembrava pure piu' ironman la seduta con ben 3 x 200m + 6 x 100m di passo che i velocisti hanno accolto con orrore) e ieri, per la Befana mi sono pure concesso un diecimila di corsa "competitivo" all'Ospedale Maggiore (dove con un 55' e 17 circa ho bollato una delle mie peggiori prestazioni sulla distanza, come neanche negli olimpici tosti di triathlon, insomma). A parziale mia scusante che stavo eseguendo un esercizio, che ho avuto i piedi gelati fino al quinto chilometro e quasi una repulsione mentale totale per la fatica che stavo facendo.

E come da copione oggi riposo, ma domani (se la gamba regge) 6 x 10' di variazioni al medio estensivo (ovvero rantolando) su per la Val di Zena, nell'ambito di un lungo la cui lunghezza sara' deciso dallo stato di congelamento di mani, piedi e faccia.

Infine salutandovi, rimango sempre stupito (e piacevolmente, da narcisista quale sono) da chi mi dice di leggermi con regolarita', perche' se e' vero che scrivo queste righe soprattutto per me stesso, per "non dimenticare", e' anche vero che facendolo in un blog pubblico qualcuno per caso o volutamente le legge, e spesso dimentico questo secondo aspetto. Cosi' ogni tanto ripeto le mie scuse a tutti coloro che casomai si sentissero toccati da quanto scrivo, considerando la mia buona fede.

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