A Fabio, 5 aprile 2009.

domenica 9 settembre 2012

Tanta roba!



Tre giorni di pioggia erano praticamente due mesi che non arrivavano e la bici e' saltata. Gia' qualcuno ha montato i rulli, io ci rinuncero' del tutto, finche' sara' possibile andro' fuori, poi faro' altro. Ma non i rulli.

Comunque, martedi piscina, una bella seduta in cui ho anche rispolverato alcuni esercizi di base, che andrebbero sempre fatti. Giovedi seduta di corsa con Carla, ai Giardini Margherita (con i quali prima ci respingevamo, ora ci veniamo un po' incontro) con 50 minuti lenti e 10 x 100m in allungo. Del resto se proprio non voglio stramazzare al suolo, domenica alla RunTuneUp, la mezza di Bologna dovro' pur  fare qualche chilometro di corsa...

Venerdi pero' partenza per Padola, in Val Comelico, dove abbiamo da spendere un buono di Groupon: 89 euro per 2 notti in B&B con aperitivo di benvenuto. L'hotel La Torre e' un 4 stelle, nuovissimo e ben localizzato ai piedi delle seggiovie per le piste da sci. Ovviamente ora di neve neanche un fiocco e per noi e' un ottimo punto di partenza per passeggiate. Siamo alle spalle delle Tre Cime di Lavaredo, nella parte del Veneto che confina con l'Austria, ma qui nessuno parla tedesco, almeno di partenza. Anzi, se c'e' da parlare una lingua diversa dall'italiano, parlano ladino. Ci si arriva seguendo la statale che prosegue dall'Austostrada A 27 (Venezia-Belluno) lungo tutto il Cadore.

L'hotel e' veramente bello e ci accolgono calorosamente, oltre che una splendida giornata. Decidiamo subito di fare un giro per i sentieri, e come prima escursione la receptionista ci consiglia la Val Granda, fino alle Terme. Volendo si puo' fare un anello, prendendo il sentiero a monte. Prima, ci dice, andate a vedere il Lago Campo, a pochi minuti per il sentiero che sale. Ce lo stavamo perdendo (sapete che noi riusciamo sempre a perderci, no?), ed e' solo grazie ad un tecnico dei cannoni sparaneve (pronti per la stagione) che lo vediamo.



Poi partiamo per il sentiero consigliato, riuscendo solo a meta', ovvero trovando solo una grossa falegnameria ma perdendoci le Terme, che ovviamente erano a pochi metri. Ma siccome l'orario stava volgendo al tramonto, abbiamo preferito non rischiare e siamo tornati per lo stesso sentiero. 

A questo punto compriamo la mappetta dei sentieri, piuttosto approssimativa, ma che ci consente di decidere per la bella escursione che porta al Rifugio Lunelli, a 1549m (Padola e' a 1215). La cena e' eccellente, con la cuoca estimatrice dei fiori di cui ogni piatto ne contiene almeno 2 varieta'. Dopo una prima incertezza assaggio: sono buonissimi e si intonano con i piatti.

Il sabato ci porta dunque a questa bella escursione al Rifugio Lunelli lungo la strada asfaltata, dove ci fermiamo a gustare un'ottima zuppa d'orzo. Il ritorno azzardiamo il sentiero e -naturalmente- stavamo per perderci, al guado di un fiume. Per fortuna dopo un primo momento di incertezza ritroviamo "i segni", e possiamo ritornare al punto di partenza senza troppi intoppi. Pero' non dimentichiamo il dovere, e in serata riusciamo anche a correre (50 minuti con 10 ripetute in salita ed altri 10').


 


 

 

 


 


 


 

Oggi, domenica, riusciamo solo a farci una foto al Passo Monte Croce Comelico, e poi il lungo viaggio di ritorno, allietato dalla centinaia di Harley che tornavano dal raduno di Faak Am See.

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